
Cybersecurity & Finanziamenti
Il tuo cyber score ora vale soldi veri
Per anni la cybersecurity è stata vissuta come un costo, un adempimento o un tema per addetti ai lavori.
Ma oggi sono i numeri e le scelte del sistema bancario a renderla una priorità strategica per ogni impresa.
Sempre più istituti finanziari, in Italia e in Europa, stanno integrando nei propri sistemi di valutazione creditizia indicatori di cyber resilience,
attraverso strumenti concreti come cyber rating score, assessment tecnici e certificazioni riconosciute.
Lo dimostrano le iniziative delle principali banche europee,
l’adeguamento delle polizze assicurative D&O e la crescente attenzione degli organismi regolatori:
la Banca Centrale Europea, con le linee guida sulla gestione dei rischi ICT, e l’EBA (European Banking Authority) che ha introdotto riferimenti espliciti alla gestione del rischio cyber nei suoi standard di vigilanza.
Il rischio informatico è ormai considerato un rischio finanziario a tutti gli effetti.
E per chi eroga credito, rappresenta una variabile da misurare, mitigare e — dove possibile — premiare.
Per le banche, la cyber-resilience è diventata un fattore di rischio creditizio.
E a catena, lo sta diventando anche per assicurazioni, grandi clienti e partner finanziari.
I numeri che fanno riflettere
Nel 2024, in Italia, il costo medio di un data breach ha raggiunto i 4,37 milioni di euro.
Nel caso di attacchi basati su social engineering, come il phishing (che rappresenta il 17% degli incidenti), il costo medio sale a 4,78 milioni.
Ogni singolo dato personale compromesso costa in media 150 euro.
Per una PMI, questi importi equivalgono spesso all’erosione completa della liquidità.
E possono compromettere la capacità di rimborsare finanziamenti o rispettare gli impegni contrattuali.
Per le banche, la cyber-resilience è diventata un indicatore concreto di affidabilità,
e a catena, lo sta diventando anche per assicurazioni, grandi clienti e partner finanziari.
Fino a poco tempo fa, quello che conta era il bilancio, la solvibilità, le previsioni di crescita.
Ma oggi c’è un altro parametro che è diventato cruciale: la cyber resilience.
La Banca Centrale Europea e l’European Banking Authority (EBA) hanno reso chiaro che la gestione del rischio cyber non è solo una questione tecnica,
ma un indicatore di affidabilità finanziaria.
La sicurezza informatica è ora una misura per stabilire la stabilità economica e la capacità di rimborso dei prestiti.
E per le banche, non essere in grado di valutare questo rischio potrebbe essere una decisione costosa.
La buona notizia? Non serve diventare una big tech.
Serve dimostrare consapevolezza e controllo.
Un’azienda ben governata, che conosce i propri rischi e li gestisce in modo proporzionato,
è già un passo avanti rispetto alla concorrenza.
Come Puoi Migliorare il Tuo Cyber Rating Score
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Fai un Cyber Check-up
Per migliorare il tuo punteggio, il primo passo è un assessment indipendente. Un audit esterno ti aiuterà a identificare le aree vulnerabili e a costruire un piano per colmarle. L’indipendenza e la trasparenza di questi test sono fondamentali per avere un risultato credibile. -
Documenta in modo chiaro e conciso
Preparati a presentare alle banche e agli stakeholder un report chiaro sulla tua postura di sicurezza. Non basta avere il punteggio, è necessario saperlo comunicare efficacemente a chi non è esperto di tecnologie. Un executive summary può fare la differenza. -
Forma il Management
La formazione del management è un passo cruciale. Se vuoi che la tua azienda venga percepita come solida dal punto di vista del rischio cyber, il tuo team dirigenziale deve essere in grado di comunicare questo rischio in modo comprensibile, in termini economici, a banche, assicurazioni e partner.
Come può supportarti Digimetrica
Digimetrica affianca il management aziendale con cyber check-up mirati,
progettati per valutare e rafforzare la postura di sicurezza in base alle normative di riferimento:
NIS2, DORA, ISO/IEC 27001 e altri standard internazionali.
- Assessment oggettivo e strutturato della postura di sicurezza, calibrato sul profilo di rischio dell’azienda;
- Report chiari e utilizzabili anche da stakeholder non tecnici — come banche, revisori, assicurazioni e partner strategici;
- Piani di miglioramento personalizzati, che aiutano a comunicare in modo efficace il livello di maturità e la capacità di gestione del rischio.
Bisogna trasformare la cybersecurity in un punto di forza misurabile, credibile e spendibile nei contesti che contano davvero — dal credito, alle partnership, fino alla crescita sostenibile.
La cybersecurity è finanza operativa
La cybersecurity sta sempre più diventando una leva economica, che impatta sul credito, sul rischio reputazionale, sull’accesso a nuovi mercati e sulla stabilità dell’azienda.
In un contesto dove il costo medio di un attacco può superare l’intero margine operativo, non essere pronti può costare caro.
Chi siede in cabina di regia oggi ha due scelte: Aspettare che qualcuno chieda “come sta messa la vostra sicurezza informatica?” Oppure arrivare pronto, con una risposta che apre nuove opportunità.
Digimetrica
Dal 2001 cybersecurity al servizio delle aziende
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