Cybersecurity: 5 azioni per ridurre il rischio

Cybersecurity 5 azioni per ridurre il rischio

Cybersecurity: 5 azioni per ridurre il rischio

Dall’analisi di oltre 4.900 attacchi avvenuti tra luglio 2024 e giugno 2025 emergono trend che ogni organizzazione deve conoscere per rafforzare la propria resilienza digitale.

L’ENISA Threat Landscape 2025 ci mostra una fotografia della consistenza del cybercrime in Europa, dove il phishing resta il principale vettore di intrusione con il 60% dei casi, seguito dallo sfruttamento delle vulnerabilità che rappresenta il 21,3%.

Le botnet e le applicazioni malevole seguono con il 9,9% e l’8%, delineando uno scenario dominato da tattiche di ingegneria sociale e da un uso sempre più rapido delle vulnerabilità esposte.

Da questi dati nasce la consapevolezza di attuare  cinque azioni operative che aiutano a ridurre rischio, tempo di esposizione e impatto sulle operazioni.

Vettori di attacco ENIS report 2025

  1. Gestire in modo proattivo le vulnerabilità

Il 68% degli exploit legati a vulnerabilità porta all’installazione di malware, un dato che evidenzia quanto la rapidità di intervento faccia la differenza.

Identificare e correggere rapidamente le vulnerabilità riduce in modo significativo la finestra di esposizione.

Gli strumenti di external attack surface management permettono di scansionare in modo continuo l’infrastruttura, inviare alert immediati e prioritizzare le criticità in base alla loro sfruttabilità.

Con una soluzione di monitoraggio automatizzato come Cybersonar è possibile ricevere notifiche in tempo reale sulle vulnerabilità e prioritizzare il rischio avendo visibilità su quelle che dispongono di exploit pubblici.

  1. Rafforzare l’autenticazione e la gestione delle identità

Il phishing, principale vettore di accesso iniziale, ha l’obiettivo di rubare credenziali valide.

Per ridurre il rischio di accessi non autorizzati è essenziale monitorare la possibile esposizione di credenziali compromesse, adottare sistemi di autenticazione multifattore robusti e gestire in modo centralizzato le identità amministrative.

Disporre di strumenti capaci di rilevare in tempo reale la presenza di credenziali compromesse permette di agire prima che vengano sfruttate.

Una piattaforma come Cybersonar che aggrega all’ASM la Cyber Threat Intelligence ti da visibilità in un’unica piattaforma, di credenziali compromesse, subnet e domini di terzo livello. migliorando la sicurezza complessiva e riducendo la complessità operativa.

  1. Segmentare la rete per limitare la propagazione degli attacchi

Gli attacchi DDoS, che rappresentano il 77% degli incidenti registrati, dimostrano l’importanza di una rete ben segmentata.

Creare zone di sicurezza per isolare i sistemi critici, controllare rigorosamente il traffico tra i segmenti e monitorare costantemente eventuali movimenti laterali consente di mitigare l’impatto di un attacco e contenere rapidamente le minacce.

Collaborare con un partner esperto in cybersecurity permette di progettare un’architettura di rete resiliente e allineata alle esigenze operative dell’organizzazione.

  1. Monitorare e rispondere agli incidenti in modo continuo

Ormai il Security Operations Center (SOC) non è più appannaggio di grandi organizzazioni, dati sensibili e know how sono il core anche delle piccole realtà, ecco perché serve monitorare costantemente le attività di rete e analizzare i log in tempo reale con strumenti SIEM.

Un SOC efficace dispone di procedure di risposta ben definite e testate, in grado di contenere gli incidenti e ridurne l’impatto.

In Digimetrica offriamo un SOC automatizzato con agenti AI di primo e secondo livello, plug-and-play (sì, significa che lo puoi anche solo provare), progettato per rispondere in tempo reale 24x7x365 e garantire continuità operativa anche in scenari di crisi.

  1. Investire nella formazione e nella consapevolezza

Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, le tecniche di social engineering evolvono a una velocità mai vista prima.

Per questo motivo, la formazione del personale non può più essere considerata un’attività occasionale.

Sessioni regolari di aggiornamento, simulazioni di phishing e programmi di sensibilizzazione sulle nuove minacce aiutano a costruire una cultura della sicurezza diffusa e reattiva.

Un team consapevole rappresenta la prima linea di difesa contro gli attacchi informatici.

In Digimetrica offriamo corsi di formazione su misura per tutti i livelli aziendali, dalla leadership ai team operativi.

Gli investimenti in cybersecurity sono spesso percepiti come difficili da giustificare con un ROI economico diretto, perché mirano a prevenire eventi incerti.

Tuttavia, i dati dimostrano che nell’ultimo anno il 73% delle grandi aziende italiane ha subito almeno un attacco informatico, e che il 43% del totale degli attacchi ha colpito le PMI.

Questo porta a stimare che per un’azienda italiana il rischio di subire un’interruzione dei sistemi – con conseguente downtime – si collochi tra il 40% e il 70%, con valori più elevati per i settori critici.

Oggi i sistemi informatici rappresentano il cuore dell’operatività aziendale: la loro compromissione genera danni finanziari, regolatori e reputazionali che superano di gran lunga l’investimento preventivo.

La sicurezza informatica non è più una voce di spesa, ma un elemento strutturale di continuità e competitività.

Dal 2001 Digimetrica si occupa di cybersecurity al servizio delle aziende.
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