
Come proteggere la tua azienda dagli attacchi informatici grazie a una visione unificata
L’importanza del monitoraggio continuo per la visibilità
La sicurezza è negli occhi di chi guarda (e monitora). Monitorare significa prevenire: ciò che non vedi, infatti, può trasformarsi nella tua più grande vulnerabilità.
Secondo il nuovo Incident Response Report 2025 di Palo Alto Networks (Unit 42):
- Il 75% degli attacchi avrebbe potuto essere rilevato in anticipo, ma le informazioni erano frammentate nei log.
- Il 40% delle violazioni nel cloud è avvenuto su risorse non monitorate (Shadow IT).
- Nel 20% degli attacchi, i dati sono stati esfiltrati in meno di un’ora.
Con reti sempre più complesse – che includono cloud, SaaS, dispositivi IoT, sedi remote e un numero crescente di endpoint – la visibilità diventa il fattore chiave per la difesa. In questo articolo scopriremo come il monitoraggio continuo sia fondamentale per contrastare le minacce informatiche e migliorare il livello di sicurezza della tua azienda.
Cosa succede quando manca la visibilità?
- Risorse non monitorate: il 40% degli incidenti nel cloud riguarda asset IT sconosciuti o non gestiti (Shadow IT).
- Log frammentati: il 75% degli attacchi conteneva già “indizi” nei registri, ma questi erano sparsi in diversi silos e non correlati tra loro.
- Esfiltrazione rapida dei dati: nel 20% dei casi, gli aggressori sono riusciti a trafugare informazioni in meno di un’ora, approfittando della mancanza di allarmi tempestivi.
In poche parole, quando le informazioni non vengono centralizzate e analizzate in modo unificato, gli aggressori hanno un ampio margine di manovra per muoversi lateralmente e rimanere indisturbati.
Perché la complessità delle reti è un vantaggio per gli hacker
- Superficie d’attacco estesa: con più punti di accesso (cloud, IoT, SaaS, e-mail di phishing, credenziali rubate, vulnerabilità nei sistemi), gli aggressori trovano sempre un “varco” da sfruttare.
- Silos di dati: un monitoraggio frammentato crea isole informative che non comunicano tra loro, impedendo un’analisi globale delle minacce.
- Escalation di privilegi: il 70% degli attacchi sfrutta più vettori di ingresso. Una volta dentro, gli hacker scalano i privilegi e accedono a risorse critiche senza essere notati.
Monitoraggio continuo: i vantaggi di un approccio integrato
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Unificazione della visione
Raccogliere e analizzare i log da endpoint, reti e cloud su un’unica piattaforma permette di rilevare correlazioni e anomalie in tempo reale. Questo è il cuore del monitoraggio continuo: avere un pannello di controllo centralizzato che mostra ciò che accade in ogni parte della rete. -
Riduzione dei tempi di rilevamento
L’automazione e l’intelligenza artificiale consentono di analizzare rapidamente grandi volumi di dati, individuando pattern sospetti o indicatori di compromissione. Più è breve il tempo tra l’attacco e il rilevamento, minore è l’impatto sulla continuità operativa. -
Prevenzione di movimenti laterali
Se gli aggressori non riescono a muoversi indisturbati all’interno dell’infrastruttura, la probabilità di successo dell’attacco diminuisce notevolmente. Il monitoraggio continuo rende più difficile il passaggio da un sistema all’altro senza essere notati. -
Correlazione di eventi
Molti attacchi non si manifestano con un singolo evento clamoroso, ma con una serie di piccoli segnali di allarme sparsi. Un sistema di monitoraggio continuo centralizzato è in grado di correlare questi segnali, facendo emergere un quadro d’insieme che rivela l’attacco in corso.
Come implementare un sistema di monitoraggio continuo efficace
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Mappa l’infrastruttura
Identifica tutti i dispositivi e le risorse in uso: server on-premise, cloud, container, dispositivi IoT, SaaS e applicazioni interne. Questa fase è fondamentale per eliminare lo Shadow IT. -
Centralizza i log
Scegli una piattaforma di Security Information and Event Management (SIEM) o di Extended Detection and Response (XDR) che raccolga e analizzi i log da diverse fonti (firewall, endpoint, cloud, applicazioni). -
Automatizza le analisi
Utilizza strumenti di AI e machine learning per individuare pattern anomali in tempo reale. L’automazione riduce il carico sui team di sicurezza e accelera i tempi di reazione. -
Segmenta la rete
Adotta il modello Zero Trust: limita i privilegi e isola le risorse sensibili, in modo da impedire agli aggressori di spostarsi facilmente da un punto all’altro della rete. -
Formazione continua del personale
Non dimenticare che la sicurezza informatica non è solo tecnologia, ma anche cultura. Organizza training periodici per aiutare il tuo staff a riconoscere phishing, vulnerabilità e comportamenti rischiosi.
La sicurezza informatica è una partita che si gioca sul terreno della visibilità: se non sai cosa accade nella tua infrastruttura, è impossibile proteggerti in modo efficace. In un’epoca di attacchi sempre più sofisticati e rapidi, il monitoraggio continuo diventa l’arma principale per rilevare e contrastare le minacce.
Unificando i log, automatizzando le analisi e formando il personale, la tua azienda potrà chiudere le falle che gli hacker sfruttano quotidianamente. D’altronde, come ci ricorda il report di Palo Alto Networks, la maggior parte degli attacchi poteva essere evitata se solo ci fosse stata una visione d’insieme dei dati.
Vedere il problema è il primo passo per risolverlo. Investire nel monitoraggio continuo significa proteggere il tuo business, la tua reputazione e i tuoi clienti.
Digimetrica
Dal 2001 cybersecurity al servizio delle aziende
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